N369 | Progetto Fortis, si apre una settimana decisiva

CAMBIA DATA ANCHE IL VERTICE TRA «MIO POTENZA» F. MURGIA E MELEAM

 

Slitta l'appuntamento con il notaio per il brand, attesa per il Gruppo Meleam

26/04/2011 - Si apre una settimana decisiva per il rilascio del calcio nel capoluogo. Giorni di impegno febbrile che dovrebbero segnare il definitivo punto di svolta prima con l'ufficializzazione del passaggio del brand (marchio) del Potenza Sc al «Il Mio Potenza» attraverso l'amministrazione comunale e poi con l'intesa a tre tra l'associazione, la società Meleam e la Fortis Murgia. Difficile comunque cercare di calendarizzare gli appuntamenti. Le variabili sono tante, troppe per riuscire a capire quando l'operazione potrà dirsi ultimata. L'appuntamento dal notaio per rendere operativa la cessione gratuita del Manti del Potenza Se in favore dell'amministrazione ha infatti, subito uno spostamento di data (era prevista per oggi)a causa di impegni del professionista potentino. Si tratta di una formalità che non dovrebbe creare problemi se é vero, come le parti hanno confermato, che si è trattata di cessione gratuita. Molto probabilmente l'appuntamento slitterà ad oggi pomeriggio (al massimo domani mattina) ma condizionerà anche il vertice a «tre» fissato per giovedì sera. Va da se che anche la riunione con la dirigenza murgiana e il gruppo Meleam dovrà per forza di cose trovare una nuova collocazione temporale considerando che la questione brand sarà uno dei temi da affrontare e la base su cui poggiare l'intesa definitiva. C'è poi da verificare l'effettivo interesse del gruppo campano che solo attraverso degli intermediari si è detto attratto dal progetto «Fortis» ma che ufficialmente ancora non si é espresso. Proprio nell'incontro a tre si scopriranno le carte per poi iniziare la fase di programmazione della stagione in attesa che anche l'imprenditoria locale, spinta da un progetto che sta cominciando a coinvolgere anche i tifosi. porti il suo contributo. Perche il problema di affrontare e risolvere è proprio questo. Non bastano solo i «salvagente» esterni, non bastano gli aiuti di fuori regione, serve che la città faccia la sua parte.  

 

Sandro Maiorella

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