26/05/2011 - È un estremo tentativo sul quale in pochi sono pronti a scommettere. Ma «Il Mio Potenza», la parte di direttivo che si è dissociata dal presidente Nino Pomarico, ha deciso di riprovarci. La prossima settimana infatti, è in programma l'ennesimo faccia a faccia tra i rappresentati dell'associazione e la dirigenza della Fortis Murgia per verificare la possibilità di riaprire una trattativa che, al momento, sembra morta e sepolta. È chiaro che sulla possibilità di riuscita dell'operazione grava lo scontro in atto tra il presidente dell'associazione Nino Pomarico, ed il massimo dirigente della società murgiana, Donato Di Girolamo, legato ad alcuni impegni, anche economici, che le parti avevano già sottoscritto e in parte anche avviato. Impegni che il direttivo ha dichiarato di non conoscere e che nessun altro (anche Pomarico) ha smentito ci fossero. Proprio le divisioni interne hanno lasciato aperto uno spiraglio sul quale è possibile lavorare anche se senza troppe illusioni. Ammesso che si arrivi all'accordo, che a cifre basse o addirittura minime, considerando le difficoltà della Fortis Murgia (è senza campo di gioco, a rischio iscrizione) rimane il fatto che non esiste, al fianco dell'associazione un gruppo imprenditoriale pronto alla gestione del club nella prossima stagione. Insomma il progetto non «tira» anche se potrebbe riaprire le porte della serie D al calcio potentino. Nonostante l'evidenza qualcuno ha deciso di non mollare, di tornare a dialogare anche con l'amministrazione per aprire un varco nel disinteresse della classe imprenditoriale e magari riproporre questa opportunità. Unico neo, la mancanza di tempo.

Sandro Maiorella